"A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta"



domenica 1 febbraio 2009

PAOLO FICALORA

Paolo Ficalora (1933 - 1992 Castellammare del Golfo, TP) è stato un imprenditore italiano ucciso per mano della mafia.

Ficalora, capitano di lungo corso e poi gestore di un residence, fu ucciso dalla mafia nel 1992. Per lungo tempo la morte del capitano Ficalora è rimasta senza colpevoli e movente, lasciando spazio a supposizioni e illazioni.

A raccontare i veri motivi del suo assassinio è stato, nel corso del processo, l'ex boss di San Giuseppe Iato Giovanni Brusca, collaboratore di giustizia. Ficalora fu ucciso per avere ospitato nel residence che gestiva il superpentito di Cosa Nostra, Totuccio Contorno nel periodo in cui era tornato in Sicilia. Del suo ospite ignorava l'identità che scopri solo successivamente.

Ficalora viene assassinato, con diversi colpi di arma da fuoco, proprio davanti a quel residence in cui aveva dato ospitalità al pentito, da Gioacchino Calabrò.
Nel 2002, la vedova Ficalora, che per anni si era battuta per ottenere giustizia per la morte del marito subisce un'intimidazione: su un tavolo della sua abitazione trova un mazzo di fiori e alcuni proiettili.

La Corte d'Assise d'Appello di Palermo ha confermato la sentenza di condanna all'ergastolo per Calabrò, emessa in primo grado e condannato a dodici anni di reclusione con il rito abbreviato Giovanni Brusca. La sentenza ha trovato conferma definitiva in Cassazione nel 2004.

Al capitano Paolo Ficalora sono state intitolate quattro borse di studio.

Fonte: Wikipedia

domenica 25 gennaio 2009

PINO CAMILLERI

Pino Camilleri (... – 28 giugno 1946) è stato un politico italiano, sindaco socialista di Naro (AG) ucciso dalla mafia.

Il 28 giugno 1946, a soli 27 anni, già riconosciuto come capo contadino in una vasta zona a cavallo tra le province di Caltanissetta e Agrigento, fu colpito dalla lupara mentre cavalcava da Riesi verso il feudo Deliella, aspramente conteso tra gabelloti e contadini.

Fonte: wikipedia

GAETANO GUARINO

Gaetano Guarino (Favara, 16 gennaio 1902 - Favara, 16 maggio 1946) stato un uomo politico italiano, vittima della mafia.

Nato in una famiglia povera (la madre era casalinga ed il padre ebanista), studiò a Palermo e dopo aver ottenuto nel capoluogo siciliano la maturità classica si laureò nel 1928 in farmacia presso la locale università. Negli anni universitari cominciò a scrivere articoli per L'Avanti!, quotidiano socialista allora clandestino.

Dal 1928 al 1930 lavorò come tirocinante a Burgio, dove conobbe la sua futura moglie. Nel corso degli anni trenta tornò a Favara, suo paese natale, dove acquistò una farmacia esercitando di conseguenza la professione di farmacista: in questi anni Guarino chiese ed ottenne regolarmente la tessera del Partito nazionale fascista, anche se probabilmente lo fece solo per poter proseguire la sua attività.

Nel 1943, dopo lo sbarco in Sicilia degli americani, si iscrisse al Partito Socialista Italiano e divenne segretario comunale del PSI a Favara. Il 2 ottobre del 1944, su proposta del prefetto di Agrigento, Guarino venne nominato sindaco del suo paese ma si dimise dall'incarico il 15 settembre del 1945 dopo che tre assessori della Democrazia Cristiana si dimisero dall'incarico.

Guarino lottò contro i grandi proprietari terrieri che sfruttavano la locale manodopera e divenne la voce dell'umile gente che chiedeva l'attuazione delle legge Gullo - Segni che destinavano alle cooperative i terreni incolti appartenenti ai latifondi: costituì anche una cooperativa agricola, che probabilmente si ispirava alla "Madre Terra" di Accursio Miraglia, ed i "baroni" del latifondo cominciarono a remargli contro.

Il 10 marzo del 1946 si svolsero le elezioni comunali a Favara e Guarino, sostenuto oltre che dai socialisti anche dal Partito Comunista Italiano e dal Partito d'Azione, vinse le consultazioni con il 59% dei voti e fu eletto sindaco; ma la mafia delle terre non gli perdonò le sue scelte popolari e dopo appena 65 giorni di sindacatura fu ucciso con un colpo di lupara alla nuca.

Non mancarono ipotesi alternative (e spesso fantasiose) sul suo omicidio ma esse furono promosse da politici e dirigenti corrotti dalla Mafia o collusi con essa: anche L'Avanti!, che sulle prime aveva accusato dell'assassinio i neofascisti, dovette fare marcia indietro. I responsabili del suo omicidio, seppur facilmente intuibili, non furono mai arrestati (nè quelli materiali, nè i mandanti): per protesta la vedova di Guarino ed il figlio andarono a vivere a Parigi, rifiutandosi sempre di tornare a Favara.

Fonte: Wikipedia

domenica 26 ottobre 2008

MAURO DE MAURO

giornalista (Foggia, 6 settembre 1921 - Palermo, 16 settembre 1970)

mercoledì 8 ottobre 2008

BEPPE ALFANO

giornalista (Barcellona Pozzo di Gotto, 1945 - 8 gennaio 1993)

martedì 16 settembre 2008

ROSARIO LIVATINO

magistrato (Canicattì AG, 3 ottobre 1952 - Agrigento, 21 settembre 1990)

GIANCARLO SIANI

giornalista (Napoli, 19 settembre 1959 - Napoli, 23 settembre 1985)

domenica 15 giugno 2008

NICOLA ALONGI

sindacalista (Prizzi, PA, 22 gennaio 1863 - Palermo, 29 febbraio 1920)

GIULIANO GUAZZELLI

maresciallo (Gallicano, LU 6 aprile 1933 - Agrigento, 4 aprile 1992)